Con tutti i suoi numerosi elementi costitutivi, la Meridiana-Orologio Solare di Abano Terme ci indica, in un percorso filosofico-astronomico protagonista il Sole, il cielo, la stella polare, il trascorrere della nostra vita, nel tempo e nello spazio che ci circondano, quale misura del nostro limite nel grande mistero dell'universo.

GNOMONE E TERRA

Lo Gnomone emerge dal suolo in situazione inclinata mirando alla Polare e raggiunge la sue massima altezza in metri 3,213. Tale inclinazione coincide con quella dell'asse terrestre da cui dipende il manifestarsi del moto solare locale: l'Armilla bronzea fissata lungo questo asse tende appunto a mostrarci l'apparenza del moto solare di cui si evidenziano i momenti astronomici fondamentali dell'anno. Il medesimo Gnomone, largo cm 30, ha anche lo scopo di celebrare in forma artistica due grandi Astronomi particolarmente legati a queste terre padovane: PIETRO D'ABANO e GALILEO GALILEI. Le facciate del monolito ospitano ciascuna un’opera in ceramica fortemente espressiva dei due personaggi, entrambe realizzate dallo scultore e ceramista Elio Schiavon di Abano Terme.
Grazie all'ombra prodotta dal piano inclinato dello gnomone, siamo in grado di leggere al suolo l'ora locale distinguendo la separazione tra luce ed ombra. Le indicazioni numeriche orarie sono disposte lungo un semicerchio di 10 metri di raggio. Tre liste bronzee incastonate al suolo (una retta e due curve con andamento opposto) delineano inoltre il tracciato che descrive la sommità dello Gnomone nelle date fondamentali dell'anno, cioè i Solstizi e gli Equinozi.
A ridosso dei bordi della lista di marmo sono incisi i punti proiettivi intorno ai giorni 20-22 di ogni mese; ad essi è associate l’ora del Mezzodì Civile.

Sorpassando i due labirinti che simili alle Colonne d'Ercole separano il noto dall'ignoto, incontriamo un grande cerchio del diametro di quattro metri, entro cui si sintetizzano le fondamentali leggi scientifiche della conoscenza umana. II CERCHIO è già per sue nature il simbolo della perfezione superiore: non ha inizio né fine e non è possibile orientarlo. Altri cerchi minori sono poi racchiusi al suo interno, in cui significato e disposizione realizzano un perfetto equilibrio di contenuti principali e secondari. I punti di fondo del discorso sono i QUATTRO ELEMENTI:
TERRA rivolta all'ingresso; AER sul lato opposto; IGNIS sulla destra; AQUA sulla sinistra. Da essi scaturiscono situazioni di affinità o di incompatibilità di chiara connotazione medievale. Incisi sul marmo essi si collegano tra loro attraverso un piacevole gioco geometrico; a seconda delle combinazioni, si hanno le situazioni di SICCITAS, CALIDITAS, HUMIDITAS, FRIGIDITAS. I Quattro Elementi e le menzionate derivate danno luogo ad ulteriori possibilità di affinità o di opposizione: CONTRARIA, CONVENIENTES, REPUGNANTES. Sorpassando l’emblematico disco, cioè lasciando l'elemento TERRA, ci introduciamo idealmente in quello denominato AER: l'espressione cosmica del cielo.